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Fioccare o schiacciare i cereali ne aumenta la digeribilità!

La macinazione dei cereali in granella determina una lenta e progressiva degradazione degli amidi. Al contrario la schiacciatura o fioccatura no, consentendo dunque di evitare pericolosi episodi di acidosi ruminale, capaci di compromettere la sanità e il benessere di bovini e ovicaprini!
di Carlo Ravello

Il rumine, si sa, è una straordinaria camera di fermentazione vivente a cui alcuni animali, chiamati appunti ruminanti, devono il proprio successo biologico. La capacità di digerire le fibre vegetali e di trarne nutrimento è infatti prerogativa esclusiva di bovini, ovicaprini e simili. È altrettanto noto che per allevare tali animali in modo che risultino sani e produttivi, è opportuno rispettare le dinamiche ruminali e offrire una dieta in grado di garantire un certo equilibrio, all’interno del rumine, tra le popolazioni dei microrganismi che degradano la fibra e quelli che degradano l’amido. Facile a dirsi, ma difficile a farsi, visto che per ottenere certe produzioni di latte e di carne è necessario “spingere” con gli alimenti ricchi di amido, che tendono a favorire la proliferazione dei microrganismi amilolitici a scapito di quelli fibrolitici. L’importante è, però, non superare mai certi livelli.

“Entro certi limiti – spiega infatti Giovanni Benini, medico veterinario di Cesena – un eccesso di amidi e altri carboidrati a rapida degradabilità viene compensato. Si verifica infatti un’intensa moltiplicazione dei batteri Gram positivi glucolitici che portano alla produzione di acido lattico e a un abbassamento del pH ruminale, ma senza ripercussioni clinicamente evidenti. Qualora invece la presenza in razione di farine di mais o di altri carboidrati facilmente fermentescibili sia decisamente eccessiva e vengano superate le capacità tampone del rumine, viene innescata una spirale di eventi negativi che portano alla cosiddetta acidosi ruminale. Sotto ai 5.5 di pH viene infatti favorita la proliferazione dei lattobacilli che determinano un ulteriore abbassamento del pH ruminale e producono istamina e altre tossine. Le pareti ruminali si infiammano e perdono tonicità, vi è un richiamo di liquidi all’interno dell’organo che appare gonfio e inerte, e si creano i presupposti per l’insorgenza di zoppie e altre patologie”.

Conclusioni

Lenta assimilazione

“Per prevenire questa situazione che compromette salute, benessere e produzioni – suggerisce il dottor Benini – è opportuno limitare il più possibile l’impiego di farine di cereali, privilegiando al loro posto la granella schiacciata. Se infatti l’impiego della granella tal quale è sconsigliabile, perché in questo modo la cariosside non può essere aggredita e degradata dai microrganismi ruminali e perciò viene ritrovata indigerita nelle feci, la macinazione della granella, se fatta con una schiacciatrice che produce particelle del giusto calibro, favorisce l’intervento dei batteri ruminali e soprattutto una lenta e progressiva degradazione dell’amido. In questo modo viene dunque fornita l’energia per produrre latte e carne, ma nel rispetto di quel fondamentale equilibrio tra microrganismi fibrolitici e amilolitici che è alla base della salute del rumine”. Salute del rumine, benessere animale e produttività: è questo il segreto del successo delle schiacciatrici Sommer.

Articolo della rivista “l’ALLEVATORE magazine” n. 8 – 24 Aprile 2013 sui consigli del medico veterinario

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